Marotta & Russo

Biografia

Stefano Marotta (Udine, 1969) e Roberto Russo (La Chaux de Fonds – CH, 1971) Marotta & Russo sono un duo di artisti. Vivono a Udine e insegnano all’Accademia di Belle Arti di Venezia “Nuove Tecnologie dell’Arte”. La loro ricerca disegna i confini espressivi e concettuali di un personale neoumanesimo digitale votato alla sperimentazione dei linguaggi e delle logiche post-digitali contemporanee.

Molte le partecipazioni in musei nazionali caratterizzate dalla presenza d’installazioni nelle collezioni permanenti, fra le tante si ricordano quelle del Museo della Città di Rimini, di Casa Cavazzini, del Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine e della Fondazione Aldo Furlan. Nel 2017 hanno preso parte all’evento collaterale della 57a Biennale di Venezia – Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea dal titolo Modus – Tecniche, poetiche, materiali nell’arte contemporanea.  Intenso il rapporto anche con istituzioni straniere, fra queste si ricorda il progetto Mousetrap, installazione interattiva multicanale, parte della collezione permanente di Rhizome – New Museum, New York, USA.

“…l’esperienza con la “Giovanardi” ci appare come l’opportunità per un’autentica collaborazione, piuttosto che l’occasione di un importante incarico offertoci da un prestigioso Commitente.”

Il concetto di collaborazione è l’assunto base, il modo di intendere e la ragione fondativa del duo artistico Marotta & Russo: come esseri umani, come amici e come artisti. Perciò l’esperienza con la “Giovanardi” ci appare come l’opportunità per un’autentica collaborazione, piuttosto che l’occasione di un importante incarico offertoci da un prestigioso Commitente. Lo scambio di esperienze, di visione e di competenze ci si propone, in effetti, come la cifra e l’autentico fattore qualificante per una possibilità che, nata per celebrare un’importante ricorrenza dell’Azienda, potrà divenire anche la situazione sperimentale per un confronto aperto con delle persone. Quelle che la compongono, ovvero quelle che abbiamo avuto il modo ed il piacere di incontrare e conoscere nel corso della nostra prima visita nella sede e nei laboratori della “Giovanardi”, in Brianza. Siamo rimasti particolarmente colpiti, infatti, dal fatto che dalla cura artigianale applicata alla propria professione queste persone ricavano – oltre che splendidi oggetti – luminosi ed illuminanti sorrisi. Sorrisi che ci sono stati offerti con genuina cordialità e che ci sono parsi tanto più caldi e sorprendenti, quanto oggi assai rari – e non solo all’interno delle realtà produttive, e non solo in Italia. Ed ecco, quindi, ci piacerà partire proprio da questo e proprio da qua: dallo scambio di amicizia e di sorrisi, per coltivare e rinnovare tutti assieme quella magia del confronto che sola restituisce senso pieno all’esperienza personale e collettiva dell’umano trascorrere.

 

Welcome to Someday, 2019

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Jacopo Mazzetti

Jacopo Mazzetti